Attività politiche

L'Associazione svizzera per la promozione dell'innovazione sociale ha rilasciato una dichiarazione in risposta alla consultazione sul messaggio FRI 2025-2028.

Nella sua risposta all'interpellanza 22.4124 Chassot, il Consiglio federale riconosce che l'innovazione sociale può svolgere un ruolo importante nell'affrontare sfide sociali quali la transizione demografica, l'integrazione professionale e sociale e la digitalizzazione. Nella sua risposta, il Consiglio federale sottolinea l'importanza del tema dell'innovazione sociale nei programmi strategici pluriennali del Fondo nazionale svizzero e di Innosuisse per il periodo 2025-2028. Nel contesto del messaggio FRI 2025-2028 sulla promozione della ricerca e dell'innovazione, questa richiesta non è stata ancora sufficientemente tematizzata e presa in considerazione.

Sebbene sia importante pensare e affrontare insieme le sfide e le innovazioni sociali e tecnologiche, occorre altresì tenere presente che la componente sociale non è considerata come una semplice conseguenza dell'innovazione tecnologica. L'innovazione sociale è un mezzo a sé stante per sostenere il cambiamento sociale e dovrebbe quindi essere incoraggiata come tale.

Le nostre richieste

Data l'importanza centrale delle innovazioni sociali per l'attuazione dell'Agenda 21 delle Nazioni Unite e della strategia di sviluppo sostenibile 2030 della Confederazione, per il periodo FRI 2025-2028 chiediamo quanto segue:

  1. il lancio di un programma pilota per la promozione delle innovazioni sociali in Svizzera, che fornisca un sostegno a bassa soglia agli attori della società civile al di fuori delle agenzie di promozione esistenti e che sia al servizio di tutti i livelli di governo;
  2. l'istituzione di un sistema di monitoraggio delle innovazioni sociali in Svizzera, che sia consistente per i confronti internazionali e sulla base del quale possano essere identificate le innovazioni sociali e monitorato il loro sviluppo;
  3. la valutazione del programma e l'eventuale reintegrazione strutturale nelle organizzazioni di finanziamento esistenti durante il successivo periodo del FRI.

 

Presa di posizione dell'Associazione (solo in tedesco)
Argomentazioni (solo in tedesco)

Un pas en avant pour l'innovation sociale dans la Berne fédérale

L'interpellation d'Isabelle Chassot au Conseil des États soulève l'importance de l'innovation sociale pour répondre aux défis auxquels les domaines du social et de la santé seront confrontés dans les années et décénnies à venir.

Déposée le 29 octobre à la chambre haute de l'Assemblé fédérale, l'interpellation de la conseillère aux États fribourgeoise, Isabelle Chassot, rappelle les autorités que pour répondre aux enjeux que soulève le veillissment de la population ou la numérisation les pratiques et modèles actuels de soins, de prise en charge, de conseil et d'accompagnement des personnes et des groupes vulnérables doivent être adaptés en collaboration avec les personnes concernées. Pour ce faire, les innovations sociales sont tout aussi nécessaires que les innovations technologiques. Elles permettent de penser et de mettre en oeuvre de nouvelles formes d'accompagnement ou d'organisation en réseau des prestataires de services sociaux pour maintenir, voir améliorer la qualité de vie tout en maîtrisant les coûts.

L'interpellation demande au Conseil fédéral de s'exprimer sur les points suivants:

  • s'il partage l'analyse selon laqelle les innovations sociales sont nécessaires pour répondre aux enjeux qualitatifs et financiers des prestations sociales et des soins médicaux de base
  • s'il pense accorder une place suffisante aux innovations sociales dans le message FRI 2025-2028
  • si en complément du Fonds national et d’Innosuisse il envisage des programmes d’encouragement spécifique à l'innovation sociale
  • comment il pense mieux tenir compte de la capacité d’innovation des structures sociales et des prestataires de soins de base dans les conventions de prestations

L'Association suisse pour la promotion de l'innovation sociale soutient vivement l'interpellation. Tout comme d'autres associations dont notamment Artiset, elle est impatiente de connaître les réponses du Conseil fédéral avant la session d’hiver 2022.